venerdì 18 novembre 2011

In ricerca


Tutti noi abbiamo bisogno di dare un fondamento alla nostra vita. Non ci basta sapere chi sono i nostri genitori o i nostri antenati, ma vogliamo sapere qual è la nostra origine e qual è il nostro destino ultimo. Abbiamo bisogno di sapere la verità su noi stessi e sul mondo in cui viviamo.
Tutta la storia dell’uomo può essere vista come un’appassionata e drammatica ricerca, che si manifesta nell’aspirazione profonda e insopprimibile alla verità, alla vita eterna e beata, che da sempre attrae irresistibilmente il desiderio umano, ma che può esprimersi anche nell’illusoria lotta per raggiungere l’indipendenza assoluta da ogni riferimento al trascendente (nell’assurdo ed impossibile tentativo di negarne l’esistenza). 
In ogni caso l’essere umano ricerca la sua felicità, ricerca la gioia di vivere, ricerca un’esistenza migliore di quella presente, se non altro perché questa prima o poi finisce. E noi sentiamo nel profondo del nostro essere un innato bisogno di eterno, di quel «per sempre» che questa vita non ci può dare. Sentiamo per esperienza personale e diretta che non ci basta «questo mondo», che qualcosa o Qualcuno ci deve essere al di sopra e al di là della morte corporale, per non rinchiudere il nostro esistere nel non senso del nulla.

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